Ormai è caccia aperta al dettaglio “perfetto”: occhialoni, tute fosforescenti, piumini, abbinamenti improbabili e improponibili. E’ la febbre dell’Hardbooter’s day, non c’è limite al trash”. Matteo Ghiazza, tra gli organizzatori della più divertente festa sulla neve del Monte Bianco, racconta il successo di una manifestazione giunta ormai alla decima edizione. “Dieci anni fa siamo partiti un po’ in sordina, poi siamo cresciuti lentamente e adesso, da 3 anni, assistiamo a un boom di presenze: sarà il passaparola, oppure il fatto di avere reintrodotto il mono sci, in perfetto stile anni ’80. Le nostre feste sono memorabili, e richiamano una fascia trasversale che unisce i più “grandi” ai diciassettenni di oggi”.
Hardbooter’s day a Courmayeur – foto Giuseppe di Mauro
E’ il momento di riportare il calendario indietro di tre decenni: il prossimo sabato 11 aprile, alle 10.30, sulle piste di Plan Checrouit, a Courmayeur, si tornerà negli anni ’80. L’Hardbooter’s day, la più divertente festa sulla neve del Monte Bianco, compirà dieci anni. La gara è stata ideata da Gianluca Trionte in memoria di Davide Marciandi, snowboarder valdostano di altissimo livello negli anni ’90, scomparso prematuramente nel 2000.
Hardbooter’s day a Courmayeur – foto Giuseppe di Mauro
L’evento è uno scanzonato omaggio al passato, con gli sciatori e gli atleti rigorosamente vestiti vintage, completi di tute e attrezzature d’epoca. I partecipanti si sfideranno in un’avvincente competizione di slalom gigante. Tre le categorie in gara: monosci, in pieno stile eighties e hard snow, aperte a tutti, e snowboard soft, riservata agli under 15. Il monosci, in particolare, rappresenta un must: grande protagonista degli inverni degli scorsi decenni – Courmayeur è stata la culla di questa specialità, e ha espresso molti grandi campioni – ogni anno torna in auge grazie a questa iniziativa.
Hardbooter’s day a Courmayeur – foto Giuseppe di Mauro