I camion dei più furbi del mondo
Non tutti i beni vengono per giovare: dall’introduzione della tassa commisurata alle prestazioni per i veicoli pesanti in Austria (in cifre, 22 centesimi per chilometro) dal 1° gennaio di quest’anno, molti mezzi pesanti hanno fatto una scelta ben precisa: eludere il pedaggio utilizzando strade non soggette al pagamento e però non autorizzate al traffico di transito. A fine luglio i dati ufficiali di questa tendenza – consolidata quasi a livello di ‘pessima abitudine’ – dovrebbero essere pubblicati. Stando a quanto sostenuto da Greenpeace il traffico pesante sulle strade federali e regionali dovrebbe aver subito un aumentato quantificabile col del 30% di traffico di mezzi pesanti in più. Proprio Greenpeace si è fatta organizzatrice di un’iniziativa partita il 28 giugno e conclusasi pochi giorni fa e con cui ha inteso denunciare alle autorità i Tir che cercano di ‘sfuggire’ al pedaggio autostradale riversandosi sulla viabilità secondaria. Insieme ad iniziative civiche a livello locale Greenpeace ha concretamente chiesto un’estensione del divieto di circolazione, una drastica riduzione del traffico in partenza e di destinazione, controlli rigorosi lungo i percorsi che che permettono di evitare il pagamento della tassa e il mirato trasferimento dei trasporti sulle “autostrade viaggianti”. Nel frattempo, già il 22 giugno, il Comitato dei trasporti terrestri Comunità -Svizzera ha deciso di aumentare la tassa sui trasporti pesanti commisurata alle prestazioni.
Zermatt città fantasma
A Zermatt, in Svizzera, i nuovi immobili dovranno dimostrare di essere utilizzati come residenza principale per una percentuale minima del 30%. Si vuole così evitare che nella bassa stagione Zermatt diventi una città fantasma. Il popolo elettore ha approvato un regolamento in tal senso con 649 voti favorevoli e 246 contrari. A Zermatt c’è una buona disponibilità di terreno edificabile, di cui sono proprietari soprattutto privati e per cui negli ultimi due anni sono sorte ben 400 nuove abitazioni. Con la nuova norma la debordante attività edificatoria dovrebbe rientrare nei giusti limiti, garantendo così che la località mantenga attrattività anche per i residenti.
In montagna dove? Ve lo dice il web
Alpinisti, se volete pianificare le vostre uscite, affidatevi a internet. E’ stata allestita dal Club Alpino Svizzero (Cas) una nuova pagina – in francese e tedesco – sul sito www.alpenonline.ch, rivolta proprio agli alpinisti che intendono pianificare le loro uscite. In modo semplice e veloce si possono raccogliere informazioni sui rifugi del club alpino e sui collegamenti con i mezzi pubblici. Oltre alla ferrovia e agli autobus postali, tra le opzioni di trasporto vengono presi in considerazione anche gli Alpentaxi, le possibilità di car-sharing e le mountain bike. Il piano di viaggio presentato Alpenonline è il risultato della campagna triennale del Cas sulla mobilità “Alpen retour”, che intende spingere gli sportivi di montagna a spostarsi con i mezzi pubblici. La campagna si è conclusa ufficialmente nel mese di giugno, ma per il Cas il tema di una mobilità rispettosa delle Alpi continuerà a rimanere all’ordine del giorno.
Arge Alp e l’Europa
E’ stata la politica europea al centro della Conferenza annuale di Arge Alp: nella conferenza della Comunità di lavoro delle Regioni Alpine/Arge Alp di quest’anno (svoltasi il 25 giugno) i Capi di Governo presenti hanno approvato all’unanimità quattro risoluzioni basate fondamentalmente sulla politica europea. Sono stati discussi i principali progetti di Arge Alp per l’anno in corso e per il prossimo. Spazio particolare è stato nel contesto dedicato al tema del trasporto merci. Con una risoluzione, Arge Alp chiede una nuova regolamentazione delle tariffe per l’utilizzo delle infrastrutture di trasporto e sottolinea che il previsto trasferimento delle merci alla ferrovia richiede un miglioramento sostanziale del trasporto ferroviario transfrontaliero. Sono state approvate anche altre due risoluzioni sull’orientamento futuro della politica regionale europea e sulla tutela dei servizi primari pubblici nei paesi alpini. Infine, in un’ultima risoluzione, i capi di governo hanno approvato la nuova Costituzione Europea e hanno sottolineato l’importanza del principio di sussidiarietà .