Le precipitazioni nevose sono state nettamente inferiori a quelle dell'anno precedente: l'accumulo nevoso medio misurato sul ghiacciaio del Grand Etrèt, alla testata della Valsavarenche, nel Parco Nazionale Gran Paradiso, è risultato dimezzato.
Dopo le precipitazioni eccezionali del 2009, i dati sono ritornati ai valori medi riscontrati negli ultimi anni. Nell'arco della stagione invernale le precipitazioni sono state più uniformi ed hanno fatto registrare un accumulo medio di 3.35 metri rispetto ai quasi 6 metri dello scorso anno. Anche l'accumulo specifico è risultato essere di quasi 1,5 metri, circa la metà di quello fatto registrare lo scorso giugno. Calcolando l'equivalente delle precipitazioni nevose in metri cubi d'acqua, dall'ottobre del 2009 ad oggi sul ghiacciaio ne sono giunti 795.163 .
Il Parco conduce periodicamente ricerche e monitoraggi sui 59 ghiacciai presenti nell'area protetta. I risultati dell'indagine, condotta dal servizio di sorveglianza in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Torino ed il Dipartimento Territorio, Ambiente e Geotecnologie del Politecnico di Torino, derivano dalle rilevazioni effettuate da due squadre di guardaparco che si sono avvicendate a scavare sette pozzi da neve per eseguire le misure glaciologiche tramite apposite paline per il rilievo dei dati.
Particolare rilievo ha anche l'aspetto ambientale della ricerca: il lavoro dei guardaparco da 11 anni viene infatti condotto ad impatto zero, poiché per le rilevazioni non vengono utilizzati elicotteri o altri mezzi meccanici. I guardaparco si muovono a piedi, con i ramponi o gli sci.
L'accumulo viene misurato prima del termine della stagione primaverile, periodo in cui normalmente cessano le precipitazioni nevose ed iniziano i fenomeni di fusione. La densità della neve è stata rilevata ogni 20 cm lungo tutta la profondità dei pozzi, questa procedura ha permesso di ottenere dati precisi per ciascun pozzo con una densità media di 432 kg/m³.
foto archivio PNGP – autore Enzo Massa Micon