“Mai più K2, ma tornerò a scalare gli Ottomila”, queste le parole pronunciate dall'alpinista Marco Confortola – classe 1971, from Santa Caterina Valfurva – dopo essere sopravvissuto nell'agosto 2008 alla spedizione sul K2 che si concluse con undici morti e che a lui è costata l'amputazione delle dita dei piedi.
L'atleta valtellinese ha mantenuto la parola. Per giovedì 8 aprile è infatti prevista la partenza per una nuova spedizione himalayana, la prima dalla tragedia. Meta: la vetta del Lhotse, che con i suoi 8.516 metri d'altezza è la quarta montagna più alta del mondo. Confortola sarà accompagnato da con lui sul Lhotse Pasang Lama, sherpa che era già presente sul K2. Il Lhotse (8.516 mt) è la quarta montagna più alta della Terra. E' composto da tre vette ed è collegato direttamente all'Everest tramite l'alta dorsale del Colle Sud. I primi a raggiungerne la vetta furono gli svizzeri Fritz Luchsinger ed Ernest Reiss il 18 maggio 1956, coordinati da Albert Eggler.
“Riparto con l'obiettivo di andare in cima. Ho lo spirito giusto – afferma Marco Confortola alla vigilia della partenza -. Sento il bisogno di tornare a respirare aria rarefatta, ma solo per me stesso e senza voler dimostrare niente a nessuno. E poi sento il desiderio di raccontare quel che ho passato dal momento dell'amputazione: la ripresa, la voglia di andare avanti, le sofferenze e le gioie che ho vissuto in questi lunghi mesi. Penso a un nuovo libro, magari con la cima del Lhotse in copertina”.
Si completa dunque così, con una nuova sfida ai Giganti della Terra, il lungo e difficile percorso di recupero che Confortola ha dovuto affrontare nel post-K2. Dopo l'operazione e la lunga riabilitazione, l'alpinista si è totalmente votato alle montagne dell'Ortler Cevedale e in tempi più brevi del previsto è tornato a fare sport e a dedicarsi al suo mestiere di guida alpina. Il ritorno in aria sottile, possibilità cui lui ha sempre fermamente creduto, non poteva che rappresentare la naturale conclusione del difficile momento.
Con la nuova spedizione si inaugura la collaborazione di Confortola con l'associazione Cancro Primo Aiuto Onlus, punto di riferimento lombardo per il sostegno ai malati oncologici, di cui lo scalatore è diventato ufficialmente testimonial.