L'Italia torna a vincere una medaglia nello sci alpino maschile alle Olimpiadi invernali dopo 16 anni, da quando Alberto Tomba nel 1994 vinse l'argento in slalom (il 27 febbraio anche allora!) e si tratta addirittura di un oro. Il merito è di Giuliano Razzoli che ha trionfato nello slalom di Whistler Creekside.
L'emiliano è stato autore di una straordinaria prima manche su una neve molle e un pendio facile che andavano a pennello per le sue caratteristiche tecniche, poi nella seconda è stato quasi perfetto nei primi due terzi e nel finale ha incredibilmente controllato la situazione e ha vinto anticipando di 16 centesimi il croato Ivica Kostelic, medaglia d'argento, che si aggiunge a quella dello stesso metallo nella supercombinata, e di 44 lo svedese Andre Myhrer, autore di una strepitosa rimonta nella seconda frazione dal decimo posto della prima col miglior tempo parziale che gli è valso la medaglia di bronzo. Alla Svezia il podio nello sci alpino maschile mancava da 22 anni e nello slalom addirittura da 30, dai tempi di un certo Ingemar Stenmark.
Razzoli, nato il 18 dicembre 1984 e residente a Villa Minozzo, comune dell'Appennino in provincia di Reggio Emilia, vincitore il 6 gennaio scorso del suo primo slalom in Coppa del Mondo a Zagabria su un pendio simile a quello canadese, fa tornare l'Italia sul gradino più alto del podio dello sci alpino maschile dopo il trionfo di Alberto Tomba nel gigante di Albertville del 1992 e sul gradino più alto dello slalom maschile dopo la vittoria dello stesso Tomba, emiliano come Razzoli ma di città, nel 1988 (di nuovo il 27 febbraio!).
E' anche il primo sospirato oro per gli azzurri a Vancouver ma questo non cancella minimamente i disastri dei giorni scorsi: c'è molto da fare per riportare in alto gli sport invernali e il punto di riferimento per lo sci alpino può essere questo ragazzo emiliano, un atleta finalmente capace di andar bene sulle piste meno difficili e sulle nevi non ghiacciate, tutto il contrario rispetto alla nostra tradizione e ai nostri orientamenti tecnici e di allenamento.
La notizia più clamorosa del giorno è che l'Austria rimane senza medaglie nello sci alpino maschile, l'unica volta era stata nel 1936, la prima edizione dei Giochi che ospitò questo sport. Il campione uscente Benny Raich si è dovuto accontentare del quarto posto, Marcel Hirscher del quinto e il leader di coppa di specialità Reinfried Herbst del decimo. Sesto posto per lo sloveno Mitja Valencic che nella prima manche era secondo dietro a Razzoli, settimo l'altro azzurro Manfred Moelgg, è uscito nella seconda manche Patrick Thaler e nella prima Cristian Deville.
Foto: FISI archivio by Pentaphoto Alessandro Trovati