E' iniziata la "svestizione del ghiacciaio" Presena dai teli geotessili che lo ricoprono dalla fine di giugno: in questi due mesi hanno protetto il manto nevoso salvando ben 2 metri di neve dallo scioglimento. Tale è infatti la differenza riscontrata tra l’area riparata dai teli e quella esposta al sole. L’averli posizionati molto presto (subito dopo il 28 giugno, ultimo giorno dello sci estivo) e al termine di una stagione in cui le precipitazioni nevose sono state particolarmente abbondanti ha sortito effetti più rosei del previsto.
Si tratta di teli austriaci di tessuto non tessuto con una superficie idrorepellente in grado di respingere i raggi del sole limitando lo scioglimento del manto nevoso sottostante. La società Carosello spa, proprietaria degli impianti di risalita del ghiacciaio, ha importato il modello dall’Austria dove vengono utilizzati da lungo tempo. Sul ghiacciaio Presena i primi teli hanno fatto la propria comparsa otto anni fa ma è nel 2008 che questo esperimento si è trasformato in un progetto ben strutturato: i teli ora vengono applicati ad un’area di 45.000 metri quadri che segue la linea delle ancore ed interessa poi il “ginocchio” del ghiacciaio, ovvero la parte più esposta al sole e quindi più a rischio.
Questa operazione è resa possibile da un protocollo di intesa firmato dalla società Carosello spa e dalla Provincia Autonoma di Trento che finanzia al 50% la stesura dei teli e la successiva produzione di neve programmata. Tale protocollo prevede inoltre che alla fine dell’estate, per tre anni, vengano elaborate delle relazioni in collaborazione con le università di Trento e di Milano per monitorare il fenomeno e studiare gli effetti della copertura geotessile e della produzione di neve programmata.
L’ambiente e gli sciatori sono i diretti beneficiari di questa operazione. Lino Daldoss, presidente della Carosello spa, si dichiara soddisfatto dell’iniziativa in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e del risultato ottenuto quest’anno e si augura di potere dare inizio alla stagione invernale 2009/2010 già nella seconda metà di ottobre.