Andrea Daprai cerca un nuovo record sulle Alpi lombarde. L'atleta "no limits" tenterà di superare, in sole 24 ore, la barriera dei 17.575 metri di dislivello a piedi in salita coperti in Val d’Isere nel 2001 dal famoso scialpinista e skyryunner valtellinese Adriano Greco.
La grande palestra naturale in cui l'alpinista sky runner tenterà il record è una delle “cattedrali” montuose che si innalza fra Trentino e Lombardia, l’Adamello, e più precisamente la pista Paradiso, che collega il noto ghiacciaio Presena con il Passo del Tonale. Il tentativo di record prenderà il via alle ore 14 di sabato 18 luglio, per concludersi alla stessa ora di domenica 19 luglio. La presentazione dell'evento si è svolta nei giorni scorsi al Passo del Tonale, alla presenza dello stesso Daprai e del direttore del Consorzio Adamello Ski Maurizio Andreotti.
La tabella di marcia del 34enne atleta di Cles, per infrangere il nuovo record mondiale, prevede la ripetizione, per ben 25 volte, del dislivello di 707 metri che si sviluppa tra i 1.878 metri della partenza della Funivia Vecchia e l'arrivo alla quota di 2.585 metri. Teatro della sfida sarà in gran parte proprio la pista Paradiso, lunga 2,5 km e ancora coperta di neve nella parte finale.
Dopo aver concluso ciascuna ascesa, per ridiscendere al Passo Daprai utilizzerà la cabinovia Paradiso, che la società Adamello Ski per l’occasione farà funzionare ininterrottamente per 24 ore al massimo della velocità consentita, ovvero 5 metri al secondo, impiegando complessivamente 7 minuti e 20 secondi. Il nuovo record mondiale si ispira alla prestigiosa competizione “Polartec 24h Challenger”, che fino a sette anni fa si svolgeva in Val d’Isere, in Francia e dove nel 2001 Adriano Greco fece appunto registrare il primato ancora imbattuto di 17.575 metri di dislivello in salita a piedi in 23h55’.
«Non sarà una sfida facile – ha dichiarato Daprai – anche perché bisognerà tenere costante il battito cardiaco, che non dovrà superare il mio standard medio, ossia 150/160 battiti al minuto. Fisicamente invece sarà la schiena a soffrire in particolar modo lo sforzo, assieme ai quadricipiti e al polpaccio».
Nelle 25 ascese Andrea utilizzerà i bastoncini in carbonio che gli consentiranno di distendere meglio le gambe e allo stesso tempo di distribuire in maniera più omogenea lo sforzo.
«Questa impresa – ha invece sottolineato Maurizio Andreotti direttore del Consorzio Adamello Ski – sposa in pieno la nostra filosofia, sempre vicini ad iniziative inerenti al nostro territorio e alla montagna in generale. Se in inverno il nostro Consorzio Sciistico è unao ski resorts, in estate è una palestra per tutte le attività all’aria aperta».
Andrea Daprai: una vita di record. Nel 2005 compì l’attraversata a piedi della catena delle Dolomiti di Brenta in 10 ore 50 minuti e 18 secondi, percorrendo 71 km e 9.600 metri tra salita e discesa, mentre l’anno successivo (2006) attraversò il territorio Trentino partendo dal punto geografico più basso (Riva del Garda, 66 metri) sino a quello più alto (Cima Presanella, 3.558 metri), cimentandosi in 5 discipline sportive (ciclismo, skyrunning, scialpinismo, arrampicata su ghiaccio e sci estremo) e chiudendo l’impresa con il tempo di 7h50’44”. Nel 2007 partì da Piazza Duomo a Milano e raggiunse Cervinia in bicicletta, quindi in arrampicata libera salì sino al Monte Cervino, con un tempo complessivo di 11 ore e 27 minuti e 28 secondi, mentre lo scorso anno (2008) si cimentò in un primato originale, ovvero la conquista del record mondiale di dislivello attivo. Da Arenzano, dopo un’immersione in apnea in assetto costante di 30 metri, inforcò la bicicletta e pedalò sino a Courmayeur (315 km), per poi scalare il Monte Bianco. In totale coprì 4.840 metri in 18 ore e 58 minuti.