Arriva dalla Polonia il nuovo re di Adamello Ultra Trail 2024. È Roman Ficeka conquistare la corona nella prova da 170 km, la massima distanza dell’ultra trail nel Comprensorio di Pontedilegno-Tonale, giunto quest’anno alla decima edizione.
Ficek ha tagliato il traguardo di Vezza d’Oglio poco prima delle 11:00 di sabato 21 settembre, fermando il cronometro in 25 ore 46 minuti e 27 secondi. Un risultato maturato nella serata di venerdì, quando dopo aver preso la testa della corsa ha progressivamente incrementato il suo distacco dalla concorrenza.
Il vincitore della 170 Km Uomini è Roman Ficek (Credits: Giacomo Meneghello)
La 170 Km uomini si è decisa di fatto lì. In prima battuta era stato il campione uscente Daniele Nava a prendere le redini della corsa nei primi 75 Km del percorso, guidando fino al passaggio sul Passo del Tonale. Nonostante lo sforzo, il suo distacco non è mai salito oltre i 10 minuti, con il russo Sergej Nalkin e il polacco Roman Ficek a distanza di sicurezza.
Dopo le otto di venerdì sera è stato dunque Nalkin a prendere in mano la situazione, ma il suo tentativo di affondo naufragato dopo un’ora. Al passaggio dalla base vita di Ponte di Legno, infatti, il russo è uscito fuori percorso, perdendo molto tempo e lasciando strada libera al recupero di Nava e Ficek. A quel punto è stato proprio il polacco ad andare in testa, incrementando il suo vantaggio nel corso della notte.
A mezzanotte il gap era di poco più di 10 minuti, alle 7:00 era salito a oltre 40 minuti. Una progressione a cui Daniele Nava non ha saputo tenere testa nonostante la sua lunga esperienza ad Adamello Ultra Trail, andando a chiudere la sua prova con un ritardo di 52:06 da Ficek sul traguardo di Vezza d’Oglio. Dietro di loro si appesantiva anche l’azione di Sergej Nalkin, scivolato al quarto posto, con il canadese Galen Reynolds a prendersi il gradino più basso del podio a poco meno di due ore dal vincitore.
2L’arrivo di Ficek a Vezza d’Oglio (Credits: Davide Ferrari)
Per il polacco non è il primo successo in Italia: già nel 2021 aveva trionfato alla Dolomiti Extreme Trail. “Sono partito piano nella prima parte, controllando la situazione e gestendo il mio ritmo – spiega Ficek dopo il traguardo. – Nella seconda parte ho incrementato il passo e durante la notte sono riuscito a creare il gap decisivo su Daniele Nava. Non si tratta della mia prima vittoria in Italia, ma me la sono goduta a fondo: i percorsi di Adamello Ultra Trail sono ricchi di fascino, tecnici e davvero impegnativi.”
Dariia Bodnar sta dominando la 170 Km Donne (Credits: Thomas Martini)
Dopo l’arrivo è apparso contento anche Daniele Nava, che anche senza ripetere il successo del 2023 ha migliorato la sua prestazione di circa un’ora e 30 minuti. “Sono molto soddisfatto della mia prova, anche perché ho fatto registrare un crono che non mi aspettavo – le parole del vincitore 2023. – Sono partito forte perché sapevo di avere avversari più competitivi rispetto allo scorso anno, quando Ficek mi ha superato ho capito che ne aveva di più e sarebbe stato impossibile batterlo. Complimenti, perché ha fatto un tempone”.
Al FEMMINILE
Si chiama Daria Bodnar la regina della 170 km donne di Adamello Ultra Trail 2024, arriva dall’Ucraina e sventola orgogliosamente la bandiera della sua nazione sul traguardo di Vezza d’Oglio dopo 35 ore, 14 minuti e 35 secondi di fatica. Già nel pomeriggio di sabato era entrato nell’albo d’oro di Adamello Ultra Trail nella 170 km il polacco Roman Ficek. Ucraina e Polonia, due popoli vicini, geograficamente e nello spirito, si ritrovano anche nel cuore del Comprensorio Pontedilegno-Tonale.
In pochi accreditavano il nome di Daria Bodnar come possibile vincitrice ai nastri di partenza ma l’ucraina ha saputo costruire il successo con un ritmo costante, una silenziosa sopportazione della fatica e l’orgoglio di rappresentare la sua nazione. La corona che apparteneva a Giulia Saggin è andata a lei.
Eppure, la corsa partita venerdì 20 settembre alle ore 9:00 sembrava avere ben altre protagoniste all’inizio. I primi chilometri sono stati segnati dal duello tutto italiano tra le due favorite della vigilia: Alessandra Olivi e Cristina Filippini. Le due atlete si sono marcate fino a Cortebona, quando Olivi ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un problema muscolare a una gamba già infortunata in passato.
Daria Bodnar mostra orgogliosa la bandiera dell’Ucraina dopo il traguardo (Credits: Davide Ferrari)
Sembrava il via libera ai sogni di gloria di Cristina Filippini, seconda nella 100 Km nel 2023, ma ben presto l’atleta di casa ha cominciato a rallentare, perdendo posizioni e minuti. A quel punto ad emergere è stata Daria Bodnar, che da Malga Forgnuncolo (km 49) in poi ha preso il controllo della gara senza lasciarlo più.
Alle sue spalle si assestava stabilmente in seconda posizione Natalia Roman Lopez. La spagnola ha visto il suo gap crescere nel corso della tarda notte e prima mattinata di sabato, fino a superare l’ora di ritardo verso mezzogiorno. Per lei la beffa è arrivata nel finale quando è definitivamente rinvenuta la polacca Malgorzata Tomik che l’ha superata dopo Cima Costabella.
Nella giornata di sabato, la polacca ha recuperato chilometro dopo chilometro andando a conquistare la piazza d’onore a 1:56:13 dall’ucraina. Per Natalia Roman Lopez è arrivata comunque la soddisfazione del terzo gradino del podio, a 2 ore e 26 minuti dalla vincitrice.
“Una gara tanto dura quanto bella, con un’organizzazione stupenda che ti coccola metro dopo metro – le parole di una commossa Daria Bodnar all’arrivo -. Il percorso è ottimo, con pochi tratti pianeggianti, come piace a me. Ho preso la testa della corsa intorno al cinquantesimo chilometro e non l’ho più lasciata. Non era la prima volta in Italia per me ma non conoscevo l’area dell’Adamello e ho visto dei luoghi stupendi. Sono molto orgogliosa di questa vittoria per me e per la mia nazione”.