La CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, sollecita gli Stati alpini a fare delle Alpi una regione modello per la protezione del clima. Le organizzazioni, le istituzioni e le reti sono chiamate a sottoscrivere il "Patto per il clima" che la CIPRA ha lanciato nel corso della 2ª Settimana alpina a L'Argentière-la-Bessée in Francia.
Le Alpi sono fortemente colpite dagli effetti del cambiamento climatico. Su tutto il territorio, tuttavia, sono presenti anche molte possibilità per affrontare le cause e le conseguenze dei cambiamenti climatici con strategie sostenibili di sviluppo. Le Alpi dispongono quindi della grande opportunità di diventare una regione modello per la protezione del clima. Il "Piano d'azione per la protezione del clima", che i Ministri e le Ministre dell'ambiente approveranno nella 10ª Conferenza delle Alpi nel 2009, costituisce un'ottima opportunità in tal senso e il "Patto per il clima" della CIPRA indica come questo sia effettivamente possibile.
La CIPRA avanza proposte concrete che indicano come devono agire gli Stati alpini per mitigare i cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, adattarsi alle loro conseguenze. Dominik Siegrist, presidente della CIPRA, dichiara: "Nel settore dell'energia i Paesi alpini dispongono di un grande potenziale di riduzione dei cambiamenti climatici. Le prescrizioni edilizie, ad esempio, devono essere adeguate in modo che tutte le nuove costruzioni corrispondano agli standard delle case passive".
Un altro importante campo d'azione sono i trasporti. Un sistema di gestione dei trasporti a livello alpino costituirebbe un valido supporto al trasferimento del trasporto merci transalpino dalla strada alla ferrovia. La CIPRA chiede anche l'introduzione di un limite di velocità per le automobili di 100 km/h sulle autostrade e di 80 km/h al di fuori dei centri abitati. Il turismo deve dare il proprio contributo alla protezione del clima elaborando 100 offerte che prevedano l'esclusione del trasporto motorizzato privato, sia per il trasferimento che per il soggiorno.
La CIPRA avanza proposte concrete agli Stati alpini anche per quanto riguarda la gestione degli effetti dei cambiamenti climatici: l'individuazione capillare delle zone soggette a pericoli naturali, l'abolizione delle sovvenzioni all'innevamento artificiale e l'elaborazione a livello alpino di una strategia di irrigazione sostenibile sono alcuni esempi in tal senso. Affinché il Piano d'azione per il clima della Convenzione delle Alpi possa essere effettivamente realizzato, gli Stati alpini devono mettere a disposizione i mezzi finanziari necessari in un apposito "fondo Alpi per la protezione del clima". Il Patto per il clima dovrà venire sottoscritto dal maggior numero di organizzazioni possibile, prima che la CIPRA lo presenti agli Stati alpini nella primavera del 2009.