Léonie Ferran dalla Francia, Barbara Gruber dalla Germania, Monique Merrill dagli Stati Uniti e Silvia Cuminetti dall’ Italia sono partite da Chamonix lo scorso 2 maggio. Due di loro, Monique Merrill e Léonie Ferran, hanno centrato l’obiettivo, giungendo ad Alagna Valsesia alle 15.30 di domenica pomeriggio. Ed è stata festa grande.
In soli tre giorni sono riuscite a percorrere i 140 km di lunghezza e i 10.000 metri di dislivello del percorso, contro gli usuali sette necessari. In tutto hanno dovuto scalare più di nove vette, nel maestoso scenario dei quaranta 4.000 che si stagliano nel cielo alpino tra Chamonix, Zermatt e Alagna.
In una prima fase a condurre le quattro atlete da Chamonix ad Agentière la bicicletta, con zaino e sci in spalla. L’avventura è quindi proseguita lungo una salita con gli sci per 2500 metri di dislivello alla volta di Champex du Lac. Di nuovo un tratto con la bici fino a Bourg-St.-Pierre e da qui partenza verso la seconda e ultima salita di questa prima tranche di percorso: 2500 metri di ascesa verso la Cabane des Valsorey. Il primo giorno si è ormai concluso e le scialpiniste si lasciano alle spalle 57 chilometri con un dislivello pari a 4.925 metri.
La prima giornata è stata lunga e difficile e ha messo a dura prova le atlete: Silvia Cuminetti, unica italiana del gruppo, è stata costretta a rinunciare per problemi di salute. La stessa francese Léonie Ferran ha avuto un crollo, ma ha deciso di provare ad andare avanti comunque.
Il secondo giorno ha messo ancora una volta alla frusta le ragazze del Team Dynafit con un totale di 47 chilometri e 2.875 metri di dislivello guidandole su cinque vette, con un panorama mozzafiato che le ha condotte dopo 10 ore fino a Zermatt, ai piedi del grande Matterhorn. In chiusura di tappa è stata la tedesca Barbara Gruber a salutare le compagne.
La terza e ultima fase lungo la Haute Route Plus prevedeva il collegamento da Zermatt ad Alagna, passando per il Liskam, nel cuore del massiccio del Monte Rosa; un saliscendi con 2.700 metri di dislivello e 36 chilometri di sviluppo. L'ultima porzione dell'itinerario si è rivelata particolarmente impegnativa e difficile, perchè le atlete, raggiunto ormai il limite fisico, hanno dovuto affrontare pessime condizioni di neve. Arrivando ad Alagna, in Italia, Léonie Ferran e Monique Merrill – che ha guidato la spedizione pur avendo iniziato solo dieci anni fa a sciare – sono state accolte calorosamente e festeggiate per la loro incredibile performance.