Circa duecento le domande per due nuovi posti di guardaparco arrivate alla segreteria dell’Ente Parco del Gran Paradiso, fino a giovedì 28 febbraio, temine ultimo per la presentazione. Dopo anni di blocco delle assunzioni, quest’anno finalmente, grazie a una richiesta in deroga alla legge finanziaria 2007, è stato possibile indire un concorso.
"Stiamo procedendo in tempi brevissimi – ha dichiarato il direttore del parco, Michele Ottino – Chi supererà la prova pratica del 10 marzo sarà ammesso al test per la conoscenza della lingua francese, seguito dalla prova scritta e infine da una prova orale il 26 marzo. Dobbiamo chiudere il concorso e far entrare in servizio i nuovi assunti entro il 31 maggio".
Qualche polemica ha suscitato la prova di francese, sembrata un vantaggio per i candidati valdostani, rispetto a quelli provenienti da altre regioni. "Secondo il dl 165/2001 i dipendenti pubblici sono tenuti a conoscere una lingua straniera e l’Ente Parco ha individuato nel francese questa lingua", spiega Ottino. Le collaborazioni con i parchi confinanti, in territorio francese, per altro giustificano questa scelta.
Con i due nuovi guardaparco l’organico del corpo di sorveglianza passerà così da 55 a 57 elementi, ma sarà ancora largamente insufficiente: per la superficie del Parco, stimata in circa 72mila ettari, ne occorrerebbero infatti almeno una settantina, uno ogni mille ettari. Uno spiraglio per altre nuove assunzioni si apre con un comma della nuova legge finanziaria che prevede la possibilità di aumentare di centoventi posti gli organici per tutti i parchi nazionali nel loro complesso.
"Come Ente Parco del Gran Paradiso abbiamo richiesto quaranta nuovi posti – ha aggiunto Ottino – Il Parco del Gran Paradiso è l’unico che ha totalmente a suo carico la sorveglianza. I guardaparco rientrano quindi nell’organico degli ottanta dipendenti attuali. Negli altri parchi nazionali la sorveglianza è espletata dal Corpo Forestale dello Stato che risulta quindi fuori della pianta organica. Dei quaranta posti richiesti solo diciotto sarebbero per la sorveglianza. C’è bisogno di assumere anche tecnici, biologi, architetti, esperti di informatica e infine alcuni amministrativi per poter espletare tutte le funzioni introdotte dalla legge quadro 394 sui parchi. La pianta organica del Parco del Gran Paradiso è precedente alla legge e quindi adesso insufficiente".