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L’antico idioma Walser, tramandatosi oralmente come un’eco di valle in valle per secoli potrà essere anche scritto, così, le parlate Walser dell’area piemontese, fortemente a rischio di scomparsa, potranno essere fissate nel tempo attraverso l’ausilio della moderna tecnologia, e saranno disponibili  al grande ed eterogeneo  pubblico dei siti iternet.

Tutto questo grazie alla Legge regionale 26/90 “Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte” e all’iniziativa del Comune di Formazza, che nel suo ruolo di capofila per l’anno 2007 delle attività promosse dagli Uffici/Sportelli Linguistici Walser del Piemonte, sorti con la Legge nazionale 482/99 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, ha proposto un progetto culturale e linguistico che vedrà coinvolti tutti gli Uffici Linguistici Walser nella realizzazione di una banca dati che raccolga e favorisca la ricerca di tutto il patrimonio linguistico, edito e non, presente nelle Comunità stesse.

Si tratta di  un passo importante e concreto nella ricerca di un criterio uniforme per la grafia delle diverse realtà linguistiche del territorio Walser piemontese, al fine di ottenere un corpus di dati di più facile interpretazione che ne favorisca la diffusione, pur salvaguardando le peculiarità e il tratto distintivo delle singole parlate, in quanto ogni caratteristica delle stesse verrà accuratamente segnalata e riprodotta nella forma grafica corrispondente e più fedele, evitando così  un’eterogeneità di segni grafici che complicherebbero la fase di comprensione e di interpretazione dei dati.

Descrizione del Progetto:

Soggetti coinvolti:
Uffici / Sportelli Linguistici Walser del Piemonte.

Auspicata la partecipazione degli Sportelli Linguistici Walser della Valle d’Aosta.

Responsabile e coordinatore del Progetto:

Associazione Walser di Formazza Walserverein Pomatt.

Comitato scientifico:

Prof. Anna Giacalone Ramat dell’Università degli Studi di Pavia
Prof. Lorenzo Massobrio dell’Universita degli Studi di Torino
Prof. Silvia Dal Negro della Libera Università di Bolzano
Prof. Gabriele Jannàccaro Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Interculturale Università degli studi di Milano-Bicocca.

Le attività di studio e di ricerca si articoleranno nelle seguenti fasi:

I. I referenti di ogni singola comunità walser avvieranno una fase di studio volta alla individuazione delle caratteristiche fonetiche di ogni varietà walser, corredandole con esempi di parole e coppie minime.

II. Attività di comparazione e confronto delle stesse.

III. Individuazione ed enumerazione di tutti i fonemi e delle varianti d’uso caratterizzanti le singole varietà walser.

IV. Consultazione dei simboli grafici e fonetici utilizzati a livello nazionale e internazionale.

V. Per ogni fonema individuato (ed eventualmente per alcune varianti) viene effettuata una scelta del simbolo grafico corrispondente che viene sottoposta al comitato scientifico-linguistico.

VI. Presa di coscienza delle osservazioni formulate dal comitato scientifico in merito alle scelte proposte dalla commissione operativa.

VII. Raccolta dei criteri fonetici, linguistici che hanno portato a tali soluzioni grafiche e pubblicazione di un breve compendio contenente gli esiti ottenuti dalla fase di studio.

VIII. Seminario conclusivo.

Tempi previsti per la realizzazione:

anno 2008
anno 2009

 

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