Alpi365 Expo, Biennale delle Montagne, ha aperto i battenti al Lingotto Fiere di Torino. L'avvio di questa nuova fiera dedicata alle terre alte era molto atteso. Alcuni la presentavano come una sorta di rivisitazione dello storico Salone della Montagna, ma di fatto, la nuova esposizione torinese, ha ben poco a che fare con la vecchia fiera.
Le differenze con il Salone sono sostanziali, soprattutto nei contenuti. Alpi 365 Expo è un contenitore di messaggi diversi, attuali e lontani dal solito binomio montagna-vacanza. Le montagne della Biennale sono considerate e percepite come aree ricche di contenuti, come serbatoi di valori; luoghi vivi abitati da comunità di uomini, animali e cose, impegnate nell'affrontare problemi e sfide legati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale dei loro modelli di sviluppo.
E così la fiera, all'interno di allestimenti piacevoli, realizzati senza l'uso di "marketing aggressivo", è un fluire continuo di progetti e realtà montane, presentate attraverso immagini, testi e all'interno di accattivanti tunnel multimediali.
L'expo è strutturato in viali, piazze, tunnel e sale conferenze, e abbandona, perlomeno in parte, il classico modello dell'allestimento a stand. Le piazze principali, dedicate ai temi cultura, abitabilità, risorse e sapori, sono luoghi aperti, da vivere, in cui confrontarsi con i rappresentati di Enti Locali, Associazioni, Istituti Universitari, Consorzi…
Nell'area Cultura una considerevole porzione degli spazi è dedicata alle lingue storiche del Piemonte. Qui sono disponibili pannelli di presentazione con illustrazioni di progetti, pubblicazioni editoriali e una postazione internet per conoscere, on line, il mondo dei Walser, dei Franco Provenzali, dei Francesi e degli Occitani del Piemonte.
Nella giornata inaugurale di Alpi 365 Expo – il taglio del nastro ha visto la partecipazione dalla Presidente della Regione Mercedes Bresso – il gruppo “Amici della Montagna”, nato in seno al Consiglio Regionale del Piemonte, è stato ufficialmente presentato nel corso di una conferenza stampa curata da Marco Travaglini. Il gruppo nasce dalla semplice constatazione che, nonostante si faccia già molto, occorre un “di più” d'impegno affinché la montagna piemontese sia pienamente valorizzata. I consiglieri amici della montagna hanno sottolineato – in tempi di Casta è meglio farlo – che il nuovo sodalizio è volontaristico e non comporta alcun costo aggiuntivo per la politica della regione.