Traslaval, nove anni di …corsa attraverso la Val di Fassa. La prima settimana di luglio ritorna il giro podistico della Val di Fassa ed anche quest’anno si annuncia un nuovo grande successo.
Stefano Benatti, il “patron” della gara, per questa edizione ha scovato un nuovo “tappone”, ma soprattutto ha introdotto una novità che non passerà inosservata.
Cinque le tappe, ogni giorno in una località diversa della Val di Fassa, parte sui sentieri della vallata dolomitica, parte su strade e sull’indovinata pista ciclopedonale che scorre sempre in Val di Fassa.
In tutto 53,5 km, “aperti” domenica 1° luglio dalla tappa prologo, una serale a cronometro individuale che si corre attorno a Pozza di Fassa, ripetendo la riuscita tappa d’apertura dello scorso anno. Il giorno dopo la Traslaval entra nel vivo con una tappa di 13 km a Vigo di Fassa che si spinge fino a Soraga e Pera. Crescono fino a 14,5 i km del giorno dopo (3 luglio) per la terza tappa, una classica della Traslaval. È quella di Campitello che s’inerpica fino a Pian, Croush per ridiscendere a Mazzin e rientrare a Campitello.
Mercoledì sarà giornata di riposo, per affrontare giovedì una tappa interlocutoria, “solo” 8,5 km tutti nuovi da Alba di Canazei fino a Pian Trevisan, quel tanto da assaporare l’aria buona dell’alta Val di Fassa dove venerdì 6 luglio si correrà il temuto ed amato tappone. È inedito, anche questo, e lascerà sicuramente il segno. Parte da Canazei, sale fino a Passo Pordoi seguendo il tracciato della gara di campionato del mondo di skyrunning, poi risale ancora fino al rifugio Sass Becè. Sono 10 chilometri tondi tondi.
Ma la novità più gustosa è che la Traslaval quest’anno non è riservata ai soli podisti agonisti, Benatti ha ideato infatti anche una manifestazione “parallela”. Per chi non intende darsi alla corsa e per i tanti appassionati e neofiti del nordic walking, ci sarà la possibilità di percorrere i tracciati di gara “passeggiando”. La Traslaval sarà pronta anche per loro con percorso, segnaletica, ristori, tutto sarà allestito in modo da accogliere anche i camminatori, che anticiperanno di mezz’ora il passaggio della gara vera e propria.
Negli otto anni di vita del giro podistico della Val di Fassa in tanti hanno voluto partecipare, e questi amanti della corsa alla richiesta di quale fosse l'edizione più bella o la tappa più suggestiva, non hanno saputo dare una risposta, o meglio, hanno affermato con convinzione…"tutte belle!" Senza dimenticare il “tappone” finale, giornata conclusiva che dà il colpo di grazia ai muscoli dei podisti, ma che fa vivere emozioni uniche che meritano la fatica dello sforzo finale.