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Bilancio positivo per il primo anno del progetto Interreg Una montagna di Rifugi. Nell’estate 2006, infatti, le presenze sono aumentate del  4,93%. In cifre assolute sono state 68.882, rappresentando la migliore performance  degli ultimi cinque anni.
La novità del progetto è stata nella promozione dei rifugi aderenti all’iniziativa presso un pubblico familiare e possibilmente nuovo alle escursioni in montagna. Un indirizzario di oltre un migliaio di giornalisti italiani e francesi, principalmente del settore turismo, ma anche di attualità e costume, viene costantemente informato circa le attività e le proposte dei gestori dei rifugi delle regioni coinvolte: Valle d’Aosta, Savoia e Alta Savoia.

 “Non ci aspettavamo un simile riscontro per la prima stagione – spiega l’assessore Ennio Pastoret –: le riviste più importanti e diffuse, in Francia come in Italia, hanno accolto il nostro invito a proporre ai loro lettori i rifugi come alternativa alle consuete mete di vacanze e non solo per le tariffe o per l’idea di una vacanza salutare, ma anche per l’impegno che molti gestori hanno messo nel rinnovare i servizi e l’accoglienza e per la volontà di avvicinarsi alla montagna. Per il 2007 è prevista una nuova campagna informativa che andrà a puntualizzare ulteriormente il ruolo di “guardiani della montagna” dei gestori e l’importanza di un approccio alla montagna che tenga conto dei suoi valori più profondi.”

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In Italia il messaggio è stato ripreso in  articoli e segnalazioni di testate giornalistiche dei settori turismo e ambientale e in riviste o settimanali di attualità. In Francia sono una cinquantina le segnalazioni e gli articoli che hanno parlato positivamente di questo progetto fra marzo e ottobre 2006. I passaggi televisivi su TF1 sono stati 4 mentre in Italia sono stati numerosi i passaggi radiofonici e le informazioni online.
Non si tratta di rifugi “alpinistici” di accesso difficile, ma di rifugi escursionistici, raggiungibili da gran parte della popolazione. Anche questi rifugi hanno tuttavia dimostrato la loro importanza per la conservazione dell’ambiente montano, il loro ruolo nell’approccio “didattico” verso la montagna e nella relazione tra uomo e montagna. La cucina infine, oltre che essere interpretazione della cultura popolare, è diventata opportunità di recupero di tradizioni e sapori.

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