Ulteriori dubbi sul tunnel del Brennero
Dopo poche settimane dall’inizio dei lavori preliminari per la prevista costruzione del tunnel di base del Brennero, aumentano i dubbi sul senso del progetto. In una perizia commissionata dal Gruppo di interesse dell’Inntal, l’ufficio di pianificazione dei trasporti di Monaco “Vieregg und Rössler” è giunto alla conclusione che la nuova linea ferroviaria attraverso il Brennero non rappresenti affatto la soluzione per il traffico di transito. Il progetto infrastrutturale di circa 17 miliardi di Euro potrebbe al massimo mitigare il tasso di crescita del traffico sull’autostrada. Inoltre l’opera non potrebbe essere completata prima del 2030. Lo studio diventa ancora più scottante per la presa di posizione delle Ferrovie tedesche (Deutsche Bahn), le quali esprimono anch’esse perplessità sul progetto di tunnel. Il Libero Stato di Baviera si attende grandi impulsi economici dal nuovo corridoio ferroviario in direzione sud. Gli esperti di pianificazione dei trasporti dubitano di ciò, poiché secondo loro l’asse del Brennero co-stituisce solo un collegamento diretto tra la Baviera e l’Italia centrale e meridionale e non invece con il triangolo economico Milano-Torino-Genova. A tale scopo servirebbe piuttosto il potenziamento della tratta Monaco-Lindau quale raccordo con l’asse del Gottardo, come da tempo richiesto dalla Svizzera. Fonte: “Süddeutsche Zeitung” 26.08.2006
Agricoltura sostenibile nelle Alpi
La nuova pubblicazione i quattro lingue “Linee guida per promuovere la sostenibilità dell’agricoltura nelle aree alpine di montagna” (de/fr/it/en) contiene numerose raccomandazioni pratiche per la pianificazione e l’attuazione di progetti e misure che puntano a promuovere la sostenibilità dell’agricoltura alpina. Un nuovo approccio metodologico deve garantire la partecipazione dei principali attori locali dei diversi settori, prestando particolare attenzione alle agricoltrici e agli agricoltori nello sviluppo di progetti e nei gruppi di coordinamento dei progetti. La scelta dei progetti riportati riflette la diversità di situazioni dell’agricoltura alpina e la varietà dei suoi contributi al paesaggio (culturale), ad ambienti di alto valore naturalistico, ad una migliore qualità della vita nella aree rurali. Il manuale riassume i risultati del progetto di ricerca “Implementation of sustainable agriculture and rural development in alpine mountains”, che si è concluso nel giugno 2006 dopo tre anni di attività e a cui hanno partecipato partner da Austria, Francia, Italia e Svizzera. Info e Download: https://www.alpes-du-nord.com/imalp/handbook.html (en)
In Italia si costruisce con il legno
Negli ultimi anni l’utilizzo del legno nelle costruzioni ha vissuto il più grande boom dal dopoguerra. Questo è dimostrato dalla ricerca di mercato “L’utilizzo del legno nelle costruzioni in Italia” svolta dalla Gardino Consulting Company di Genova/I. I motivi di ciò sono l’aumento dell’utilizzo di legno per la costruzione di sottotetti per uso abitativo e l’aumento dei requisiti posti agli edifici per quanto riguarda il risparmio energetico e l’ecologia. In particolare nel Nord Italia si registra una tendenza favorevole alle moderne costruzioni in legno. Entro il 2010 è previsto un aumento del 50% delle case in legno. A trarre i principali vantaggi da questa evoluzione, quale principale fornitrice di prodotti per l’edilizia verso l’Italia, sarà l’industria del legno austriaca. Negli ultimi sei anni le esportazioni di legname segato di conifere sono aumentate da 3,9 a 4,4 milioni di metri cubi, pari ad un incremento del 13%. Circa il 60% delle esportazioni austriache di legname segato vanno verso l’Italia. Fonte: https://www.aiz.info/newsletter/1069584 (de)
Vita dura per il lupo in Svizzera e Francia
In seguito all’ordinanza dei Ministeri francesi dell’ambiente e dell’agricoltura datata 1° giugno 2006, in Francia si possono abbattere sei lupi entro il marzo 2007. Anche nel Vallese (CH) si prevedono abbattimenti – la commissione competente ha deciso che sono soddisfatti i criteri stabiliti dalla “Strategia lupo” del luglio 2004 per autorizzare gli abbattimenti. In seguito a tali autorizzazioni, l’associazione italiana Legambiente ha scritto una lettera ai Ministri dell’ambiente di Francia, Svizzera e Italia, in cui si chiede che le autorizzazione agli abbattimenti vengano ritirate ai sensi della Convenzione delle Alpi e si attuino invece misure volte a limitare il danno e a risarcire pastori e allevatori per gli animali predati. Legambiente mette inoltre in evidenza i vantaggi della naturale regolazione delle popolazioni di ungulati selvatici, quali cinghiali e cervi, svolta dal lupo. In Italia i programmi di prevenzione, ad esempio con cani da difesa e recinti elettrificati, e un’estesa politica di risarcimenti hanno già dato risultati molto positivi. Fonte: https://www.legambiente.com/associazione/tnews.php?id=3396 (it/fr)
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