Sabato 26 ottobre, alle ore 10:00, si è aperto il cancelletto di partenza dello slalom gigante femminile di Soelden, con 66 atlete al via. É così partita la stagione ufficiale di gare della Coppa del mondo di sci alpino 2019-2020. A guidare la prima manche, Mikaela Shiffrin, davanti ad Alice Robinson e Federica Brignone.
Nel corso della seconda prova, con otre 10 gradi sopra lo zero nella zona di arrivo e +5 in partenza, la tenuta del manto nevoso è stata duramente messa alla prova dal passaggio delle 30 atlete qualificate. Le condizoni climatiche non hanno permesso alle sciatrici di esprimere il meglio di sè stesse e, soprattutto le ultime a scendere, non sono riuscite ad agguantare buoni rilevamenti cronometrici.
La gara è stata vinta dalla millennials Alice Robinson, che a 17 anni vince la sua prima gara di Coppa del mondo. La freschezza mentale, unita alla potenza atletica della giovanissima protagonista di oggi, hanno messo pressione a sua maestà Mikaela Shiffrin. Nella prova decisiva, la statunitense ha commesso alcuni errori, piccole imprecisioni che non le hanno consentito di primeggiare. Terza la france Tessa Worley.
La migliore delle azzurre in gara è stata Federica Brignone, quinta al termine. Marta Bassino 12.ma; Irene Curtoni 21.ma; Roberta Melesi 24.ma; Francesca Marsaglia 26.ma.
Le parole delle azzurre al termine del gigante di Soelden (fonte www.fisi.org):
Brignone: “E’ un peccato perché le prime due non hanno fatto una seconda manche perfetta. Io però ho sbagliato più di loro, ho fatto un grosso errore e ho perso molto tempo. Non si vedeva molto bene sul muro, però non è una scusa, la pista era perfetta e bisognava attaccare. Non sono riuscita a fare la differenza. Sicuramente nella seconda manche la neve era più scivolosa, ma lo era anche per la Worley che ha fatto la manche. la Robinson è molto brava, scia un po’ come un maschio: attacca molto e non ha pressioni. Shiffrin in gigante non riesce ad essere così superiore come invece è in slalom e quindi anche lei non può permettersi di sbagliare. Per quello che mi riguarda, ci ho provato, mi sentivo bene, non è andata e comunque non sono lontana dalle prime: ci proverò la prossima volta”.
Melesi: “Neve quasi meglio della prima manche, prime porte del muro più angolate ma tutto sulla falsariga della prima manche. Oggi è stato tutto stupendo grazie ad un manto bellissimo. Sono contenta ed emozionata per i primi punti. Adesso abbiamo una decina di giorni e poi andremo in America per migliorare la velocità . Sotto questo aspetto devo crescere molto rubando anche dei segreti alle mie compagne di squadre che sono di alto livello”.
Curtoni: “Pensavo di aver fatto una bella seconda manche, di avere buon ritmo e tenere buone linee per recuperare posizioni, invece non è andata bene. Le gare sono queste, pensiamo alla prossima”.
Bassino: “Non sono riuscita a sciare forte come volevo, come se mi fosse mancata una marcia. Nella seconda ho cercato di partire bene ma nell’ultimo pezzo ho perso molto. Io comunque non perdo la fiducia in me: erano due anni che qui non tagliavo il traguardo. Forse incosciamente la caduta dei giorni un po’ ha influto”.
Goggia: “Ho sentito un pochino la prima gara e ho tenuto troppo. Non ci sono scuse, si poteva fare, la pista era bellissima, ma ho sbagliato io l’approccio. La gara è la gara, si affronta in maniera diversa rispetto all’allenamento, forse non sono riuscita a rispettare la sciata che avevo in allenamento. Non ho fretta di risalire in gigante, ma non mi fermerò. I miei programmi non cambiano: in America farò prevalentemente velocità , che a Ushuaia non ho fatto molto. Peccato non aver sfruttato la pista oggi: era questione di poco, ma non l’ho tirato fuori”.
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