Piano d’azione contro lo scioglimento dei ghiacciai
Gli Stati alpini vogliono elaborare un piano d’azione comune per adeguarsi alle conseguenze del cambiamento climatico. Nella scorsa primavera ha preso il via il progetto di ricerca transnazionale ClimChAlp “Climate Change, impacts and adaption strategies in the Alpine Space”. Partecipano al progetto partner da Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera, tutti impegnati nello studio del cambiamento del clima nello spazio alpino e dei suoi effetti sui pericoli naturali, lo sviluppo territoriale e l’economia.
Verranno inoltre analizzati la gestione del rischio e metodi di prevenzione nei Paesi partecipanti e si metteranno in rete le strategie di adattamento. Il risultato sarà un piano d’azione con concrete raccomandazioni politiche per l’economia, i comuni e gli Stati.
Werner Schnappauf, Ministro dell’ambiente della Baviera, ha presentato il progetto sulla cima della Zugspitze/D (la più alta montagna della Germania), sottolineando che il cambiamento del clima è già una realtà . Ha potuto illustrare tale affermazione osservando direttamente il Schneeferner, un piccolo ghiacciaio sulla Zugspitze, che oggi è ridotto ad un decimo della superficie che occupava fino a 150 anni fa. Secondo le esperte e gli esperti presenti il riscaldamento, almeno per i prossimi decenni, è irreversibile.
Il progetto è finanziato nell’ambito dell’iniziativa UE Interreg IIIB “Spazio alpino” e condotto dalla Baviera. La Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA in linea di principio approva l’iniziativa, ma si aspetta anche azioni nel settore della lotta alle cause (ad esempio per una politica energetica e dei trasporti più rispettosa del clima).
Fonte: www.alpmedia.net
Gettate le basi per l’Euroregione Alpi-Mediterraneo
Le regioni alpine italiane Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, e le francesi Provenza Alpi Costa azzurra (PACA) e Rhône-Alpes hanno gettato le basi per la costituzione dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo, vera e propria comunità di interesse nella quale vivono 17 milioni di abitanti che rappresenta il naturale risultato di decenni di cooperazione economica e umana, frutto di profondi legami storici e culturali.
La dichiarazione di intenti è stata sottosritta a Torino il 10 luglio scorso dai rappresentanti delle diverse regioni. La collaborazione riguarderà settori strategici come ambiente, rischi naturali, trasporti, innovazione tecnologica, formazione, occupazione, qualità della vita, sviluppo sostenibile, cultura, turismo e servizi collettivi. Le cinque regioni potranno così gestire collegialmente programmi europei e puntare ad un utilizzo integrato delle risorse comunitarie nel periodo 2007 -2013.
Fonte: www.alpmedia.net
Aria pesante in Tirolo
A causa dell’alto tasso di inquinamento dell’aria il Ministero dell’ambiente di Vienna (AT) ha definito altre aree del Tirolo come “zone di risanamento”. Nel giro di due anni la superficie delle zone di risanamento si è così triplicata, arrivando a 3.000 ha. Alla base di questa nuova ridefinizione delle aree, gli elevati valori fatti registrare dalle polveri sottili in 32 comuni (che ora sono stati nel registro delle zone di risanamento). Oltre ai valori delle polveri sottili, anche la concentrazione di biossido di azoto è motivo di crescente preoccupazione. Tale problema colpisce in particolare la città di Innsbruck, ma anche parti dell’Oberland fino a Landeck. Più di 400.000 abitanti del Tirolo vivono già in zone di risanamento dell’atmosfera.
Il Tirolo è quindi tenuto ad adottare misure contro l’inquinamento atmosferico, ma queste sembrano per il momento poco efficaci, o comunque di scarsa portata. Fritz Gurgiser di Transitforum Austria-Tirol critica il fatto che il Land agisca con troppa circospezione quando si tratta di varare misure contro il traffico.
Fonte: www.alpmedia.net
Sondrio è Città alpina dell’anno 2007
Il 10 agosto 2006 Sondrio (IT) è stata dichiarata ufficialmente “Città alpina dell’anno 2007”. Con questo titolo al centro urbano valtellinese vengono riconosciuti i meriti legati alle attività ecologiche, culturali e turistiche realizzate per rivalutare il suo territorio. Tra le molte iniziative intraprese in questo senso la giuria internazionale ha sottolineato l’importanza del progetto per la conservazione dei “terrazzamenti”, i tipici muri a secco delle vigne alpine che otterranno prossimamente il riconoscimento di “patrimonio dell’umanità ” dall’UNESCO.
Ulteriori motivi della nomina sono stati la creazione del Centro Documentazione Aree Protette su scala mondiale e l’organizzazione del Sondrio Festival, una rassegna di documentari naturalistici, che ha luogo da 20 anni.
Il titolo di “Città alpina dell’anno” è un riconoscimento che viene assegnato a città che mettono in pratica in modo esemplare il trattato internazionale della Convenzione delle Alpi. Ogni anno una giuria internazionale composta da rappresentanti del Comitato per la città alpina, della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA e di Pro Vita Alpina propone una nuova città alpina.
Infos: www.alpenstaedte.org
Fonte: www.alpmedia.net