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Classifica ufficiale 2019

Si è conclusa al tramonto, con l’ultimo raggio di sole che baciava la punta del Monte Bianco, la cavalcata trionfale di Andrea Macchi al Gran Trail Courmayeur. Il fortissimo trailer del Team Eolo, già ottavo quest’anno alla Lavaredo Ultra Trail e terzo al TOR nel 2017, si è concesso il bis, dopo la vittoria del 2017, aggiudicandosi la settima edizione della corsa sulla distanza più lunga, 105km per un dislivello positivo di 6600 metri. La “lince di Gavirate”, trentatré anni, ha tagliato il traguardo in 13h59’08″, un tempo di soli 10 minuti superiore a quello record fatto segnare lo scorso anno da Franco Collé.

Macchi ha piegato la resistenza dello svedese Petter Restorp, con il quale ha battagliato fino a metà gara: nei pressi del rifugio Elisabetta il varesino ha ingranato la quarta e non si è più voltato. Dietro di lui Restorp ha accusato la fatica facendosi superare dallo svizzero Daniel Rowland, autore di una splendida ultima parte di corsa, terminata in 14h22’26”, ed è quindi giunto terzo, in 14h34’01”.

“Vedo tanti palcoscenici” ha dichiarato Macchi visibilmente emozionato, dopo essere stato accolto sotto lo striscione dai figli e dalla moglie “ma qui è come correre in casa per me: per le volontarie sono come un figlio, per i volontari un amico. Quasi quasi lascio stare l’UTMB e faccio il TOR”.

Tra le donne, dominio assoluto di una super Lisa Borzani, che arriva poco dopo la mezzanotte e chiude all’8° posto della classifica generale, lasciandosi alle spalle un anno difficile, oltre a gran parte dei “colleghi” uomini. 17h03’54” il suo tempo. Dietro l’atleta del Team Tecnica – ormai padrona di casa a Courmayeur con la sua doppietta al TOR del 2016 e 2017 – il vuoto. Chiara Boggio del Team Hoka One One è giunta seconda, con il tempo di 17h34’49”, seguita da Yulia Baykova, terza in 18h32’17”.
“Mentalmente mi serviva finire una 100 km, perché era un anno e sei mesi giusti che non la finivo”, dice Borzani. “Ho deciso di farla all’ultimo perché volevo andare in “tripla cifra”. Ho fatto più fatica del normale, ma me lo aspettavo, però il ginocchio ha retto e questo è positivo”.

 

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