Ancora tanta Norvegia nella discesa libera della Coppa del mondo di sci alpino, andata in scena stamani sulle nevi della Val Gardena. Lungo la pista Saslong i pronostici sono stati rispettati, quasi alla lettera: Svindal era stato il migliore in prova e ha vinto; il connazionale Kjetil Jnsrud ha strappato l’ennesimo podio, agguantando la terza piazza. Tra i due scandinavi, ecco un po’ di Francia con lo splendido secondo posto appannaggio di un brillante Guillermo Fayed.
Aksel Lund Svindal, vincitore della discesa libera della Vardena 2015
La giornata in Val Gardena è cominciata in un clima di grande festa. Il pittoresco paese di Santa Cristina è stato attraversato dalla sfilata dei fan club, provenienti da diverse regioni delle Alpi. Lo spettacolo si è poi trasferito nella zona d’arrivo della pista Saslong e poco dopo mezzogiorno le danze della Coppa del mondo si sono aperte dal cancelletto di partenza del Ciampinoi.
Guillermo Fayed, secondo nella discesa libera della Vardena 2015
A mettersi subito in evidenza, col pettorale numero 8, è stato l’atleta di Castelrotto, Peter Fill. L’altoatesino ha confermato il suo ottimo stato di forma: veloce e preciso nei passaggi chiave della gara ha chiuso con un ottimo 4° tempo finale.
A metà gara una brutta caduta ha visto protagonista lo sfortunato austriaco Matthias Mayer. L’atleta è stato prontamente assistito in pista dal personale medico ed elitrasportato all’ospedale di Bolzano per ulteriori accertamenti.
Kjetil Jansrud, terzo temper il norvegese nella discesa libera della Vardena 2015
Subito dopo è stata la volta di Kjetil Jansrud. Galvanizzato dal secondo posto di ieri in supergigante, il norvegese è stato nuovamente il più veloce in pista, strappando la prima posizione parziale all’azzurro Peter Fill. Pochi minuti dopo, col pettorale 21, Aksel Lund Svindal è stato artefice dell’ennesima gara perfetta, condotta con scorrevolezza, precisione nei cambi e soprattutto con una grande forza mentale.
Peter Fill, 4° nella discesa libera dela Vardena 2015
I giochi a quel punto sembravano fatti, e in casa Italia già si pregustava aria di festa per il terzo posto di Peter Fill. Ma la classifica è mutata nuovamente grazie all’eccellente prova di Guillermo Fayled. Il transalpino ha incalzato i migliori, segnando il secondo tempo su una Saslong preparata a meraviglia. Di certo non una sorpresa, considerati il terzo posto di Beaver Creek e il 4° di Lake Louise, conquistati a cavallo tra novembre e dicembre.
Ora il Circo Bianco, attraverso il Passo Gardena – circondato da un paesaggio più autunnale che invernale – si trasferisce nella vicina Alta Badia. Domani, domenica 20 dicembre, va in scena la classica sfida della Gran Risa, con uno slalom gigante maschile.
Il dopo gara raccontato dai protagonisti:
Aksel Lund Svindal
Dopo l’ottima trasferta Canadese e Americana, con due vittorie in discesa, il week end gardenese mi ha regalato due nuovi successi. Mi sento molto solido in super G, ma in discesa sto andando come non ho mai sciato prima d’ora. Io cerco sempre di mantenere la velocità alta in ogni settore della pista, sperando di vedere il semaforo verde al traguardo. Ultimamente sta succedendo spesso e questo mi fa ben sperare per le prossime gare. Domani sarò al via nel gigante dell’Alta Badia, almeno nella prima manche…per la seconda sarà molto difficile, il mio stato in questa disciplina non è ancora al livello dei migliori.
Guillermo Fayed
Quest’anno battere Svindal è impossibile, quindi questo secondo posto è un risultato incredibile. Con la squadra studiamo i suoi video e proviamo ad imitarlo, ma lui ha un gran talento e riesce sempre a mettere qualche centesimo tra sè e gli altri. Complessivamente ho fatto una gran gara, la pista era ben preparata e la neve dura; ho commesso un piccolo errore sul Ciaslat ma sono soddisfatto di essermi inserito tra i due Norvegesi.
Kjetil Jansrud
Oggi la pista era velocissima rispetto alle prove dei giorni scorsi, la gara è stata buona, intensa e veloce. Ho commesso qualche errore ma tutto sommato posso essere contento di questo podio. La forma è buona ma potrei migliorarmi sotto qualche aspetto. In Canada è stato difficile ma la mia forma sta tornando e d’ora in poi si potrà fare sempre meglio.