Pablo Criado Toca ha portato martedì 18 agosto a termine il suo progetto di salire i “Géants” della Valle d’Aosta concatenandoli a piedi e di corsa per un totale di 440 chilometri in dieci giorni.
Dopo aver scalato con condizioni meteorologiche favorevoli, il Cervino e quattro cime del Monte Rosa (il Castore, i due Lyskamm e la Punta Gnifetti, dove è posta la capanna Regina Margherita) con la guida alpina del Cervino Lucio Trucco, sabato 15 agosto per il maltempo ha dovuto rivedere il percorso programmato. Da Cogne, dove ha pernottato nel nuovo ostello del villaggio dei minatori della Fondation Grand Paradis, ha proseguito per la Valsavarenche, salendo al rifugio Chabod. Lì ha trovato ad attenderlo la guida di Courmayeur Anna Torretta che lo ha accompagnato in vetta al Gran Paradiso nonostante il brutto tempo, battendo la traccia in ben sessanta centimetri di neve fresca.
Pablo Criado Toca con Betta Gobby di Grivel
Pablo Criado Toca ha quindi proseguito fino ad arrivare a Valgrisenche intorno alla mezzanotte. Poche ore di riposo gli sono bastate prima di ripartire lunedì 17 agosto alle cinque del mattino alla volta di Courmayeur, dove è giunto nel pomeriggio. Con la guida alpina di Courmayeur Andrea Plat lo stesso giorno è partito alla volta del rifugio Torino. Martedì 18 agosto, in condizioni pressoché proibitive, i due alpinisti hanno cominciato l’ascensione al Monte Bianco, per la via cosiddetta dei “trois Mont Blanc”, ma dopo aver battuto traccia in più di mezzo metro di neve fresca, arrivati in vetta al Mont Blanc du Tacul di 4.248 metri, hanno deciso che proseguire sarebbe stato troppo rischioso e sono ridiscesi al Refuge des Cosmiques e quindi al rifugio Torino e a Courmayeur. All’arrivo a Courmayeur alle sei di sera Pablo Criado Toca è stato accolto da amici e sostenitori.
Salendo al Tacul
«Questo progetto è stato il mio sogno per molto tempo: avevo avuto modo di innamorarmi della Valle d’Aosta durante le numerose volte che ho corso il Tor des Géants, ma quei giganti che stanno a guardia del Tor mi chiamavano e ho voluto provare l’emozione di salire ancora più in alto e vedere il mondo e la Valle d’Aosta dalla prospettiva più alta! Per trasformare questo sogno in realtà ho voluto dare un messaggio molto chiaro in termini di sicurezza in montagna. Da una certa quota in su si sale con passo lento, ben equipaggiati e soprattutto accompagnati dai professionisti della montagna, le guide alpine che conoscono le insidie del tempo atmosferico, della quota e le difficoltà dei passaggi», ha affermato Pablo Triado Toca. Il trailer ha voluto ringraziare oltre alle guide che lo hanno accompagnato sui Quattromila, i comuni e le strutture che lo hanno ospitato: Maurizio Lanivi, sindaco di Valpelline, i gestori dei rifugi del Cervino e del Monte Rosa, Piersandro Maggi e il consorzio di Gressoney, l’hotel de Gletscher, Gabriele Accornero del Forte di Bard, Luisa Vuillermoz per la Fondation Grand Paradis e Alessandro Bois per il comune di Valgrisenche.