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Presentata al Forte di Bard in Valle d’Aosta la XX edizione del Trofeo Mezzalama, tappa della Grande Course e gara inserita nel calendario della Coppa del Mondo Lunghe Distanze, in programma il prossimo 25 aprile.

Venerdì 27 marzo il presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta Augusto Rollandin, ha fatto gli onori di casa sottolineando ancora una volta l’importate ruolo del Trofeo Mezzalama per quanto riguarda la promozione dello sport, del territorio e dell’eccellenza valdostana che questa gara ben rappresenta «Il Trofeo Mezzalama – ha detto Rollandin – ci aiuta a spiegare al mondo il nostro “brand”: la Valle d’Aosta e le sue montagne».


La XX è un’edizione particolare perché per la prima volta nella storia moderna del Mezzalama, per omaggiare l’anniversario dei 150 anni della conquista del Cervino, la gara partirà da Gressoney-La Trinité e dopo aver attraversato il ghiacciaio del Monte Rosa, toccando il Naso del Lyskamm, la parete Ovest del Castore e il Breithorn arriverà nel cuore di Breuil Cervinia.
Il presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama Giorgio Pession ha dichiarato: «Siamo prossimi alla partenza di un’altra sfida, un viaggio lungo il Monte Rosa che per celebrare i 150 anni della conquista del Cervino ha invertito il percorso rispetto alle passate edizioni. Il mio ringraziamento è rivolto a tutte le persone che rendono possibile quest’avventura incredibile: la Regione Valle d’Aosta e i nostri due main sponsor Dynafit e Ubi Banca, senza i quali non sarebbe possibile organizzare una manifestazione così complessa, senza dimenticare le forze dell’ordine, le guide alpine, i volontari e tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione di questa gara che rimane unica nel suo genere».

Atleti in azione al Trofeo Mezzalama
Atleti in azione al Trofeo Mezzalama


Hanno portato il loro saluto due campioni sportivi dello sci nordico, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani. Entrambi faranno parte della XX edizione del Trofeo, ma con ruoli diversi: Federico Pellegrino sarà voce tecnica durante lo streaming video come inviato speciale dal rifugio Quintino Sella mentre Francesco De Fabiani, seguendo le orme del nonno, gareggerà con una delle squadre del Centro Sportivo Esercito.


Adriano Favre, direttore tecnico della gara, ha raccontato qualche dettaglio tecnico del percorso: «I punti salienti sono sicuramente la salita del “Canale dell’Aquila” che bisognerà  percorrere a piedi, sia perché non c’è lo spazio per salire con gli sci, sia perché c’è una necessità di cambio d’assetto che dà respiro alla gara. Poi si prosegue verso il naso del Lyskamm lato est e lì c’è ancora un interrogativo su dove tracciare che troverà risposta a ridosso della gara: o si sale lungo il pendio di neve e ghiaccio che nelle edizioni precedenti è stato sceso oppure si sale più a sinistra guardando la parete del Naso su delle roccette. Quest’ultima opzione è più sicura perché non vi è rischio di valanghe, ma c’è un terreno misto che richiede più dimestichezza nel muoversi in ambiente. La discesa invece è semplice, lungo l’itinerario di salita delle edizioni passate che si segue sostanzialmente fino a arrivare al Piccolo Cervino. Passeremo ancora una volta dove siamo saliti le passate edizioni, rimanendo però in fuori pista e in cordata fino a Plateau Rosà. A Plateau Rosà si potrà sciogliere la cordata e si inizierà a scendere al Colle del Teodulo, percorrendo il canale del Teodulo tutto fuori pista fino a Plan Maison, dove si attraverserà la stazione. Credo che questo passaggio sarà un punto d’osservazione molto interessante per il pubblico. Si prosegue sulla “pista 5” e poi subito sulla “pista 3” fino al traguardo del Cretaz». Adriano Favre ha quindi fatto il punto sulle iscrizioni: «Un bel gruppo di atleti tutti di buona esperienza. Appena si iscriveranno anche i team con i protagonisti dello sci alpinismo internazionale di Coppa del Mondo, insieme al mio staff potrò definire la parte alta dello schieramento di partenza. Sono compiaciuto del fatto che non c’è stata la ressa per iscriversi: la selettività del percorso ha fatto desistere qualcuno mentre l’inversione ha invogliato tanti a tornare».

Scenari mozzafiato al trofeo Mezzalama
Scenari mozzafiato al trofeo Mezzalama

Le iscrizioni alla gara si sono chiuse il 22 marzo e risultano iscritti 900 atleti, 300 squadre, in rappresentanza di 22 nazioni, ma i team che si giocheranno sulle nevi del Monte Rosa l’ambito Trofeo, saranno quelli composti da Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, e Michele Boscacci, e da Kilian Jornet Burgada, Xavier Gachet e William Bon Mardion. Questi sei atleti rappresentato in questo momento i migliori sei al mondo. Tra i possibili outsider il team da completare di Denis Trento e Robert Antonioli e la squadra francese di Didier Blanc e Alexis Sevennec.

Per quanto riguarda le protagoniste al femminile per ora sono state confermate le squadre di Emelie Forsberg, Axelle Mollaret e Jennifer Fiechter e di Laetitia Roux, Mireia Miró Varela e Séverine Pont Combe.

Emozioni in quota al Trofeo Mezzalama
Emozioni in quota al Trofeo Mezzalama

La XXa edizione della classica “maratona dei ghiacciai” sarà preceduta e di fatto inaugurata da una nuova gara denominata Mezzalama Jeunes, riservata alle categorie cadetti (anni 15-17) e junior (anni 18-20). Infatti il regolamento internazionale ammette al vero Mezzalama solo atleti di età superiore ai 21 anni, che possono essere compiuti nell’anno di gara.
La prova giovanile verrà disputata il giorno prima della grande gara, venerdì 24 aprile, con squadre da due atleti maschili, femminili o miste, equipaggiati con attrezzatura identica a quella dei “mezzalamisti” senior, ramponi compresi, ma senza corda e piccozza. Non sarà necessario legarsi perché il percorso verrà tracciato nel settore Gabiet – Zindre – Salza a monte di Gressoney-la- Trinitè, tenendosi al di sotto del margine dei ghiacciai.

«L’area di partenza è fissata nella zona del Lago Gabiet, a 2340 m – ha annunciato Adriano Favre -. I giovani atleti compiranno vari saliscendi nella zona dell’Orestes Hütte (2600 m), il rifugio dei fratelli Squinobal, campioni ai Mezzalama degli anni 70, risaliranno sci a spalle il famoso canalino dell’Aquila fino a raggiungere il Colletto Salza a 2885 m. che sarà l’ultima salita. La discesa avverrà sul versante opposto lungo il vallone di Salza, per un dislivello di oltre mille metri fino al traguardo di Stafal (1825 m), sul fondovalle del Lys».

Il tradizionale briefing alla vigilia della vera gara sarà aperto con la premiazione della gara giovanile.

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