“Valle d’Aosta – Le Alte Vie dimenticate” è una nuova guida escursionistica scritta da François Burgay e appena pubblicata dal gruppo che fa capo a Luca Zavatta (esperto curatore della cartografia) e all’Escursionista editore (Outdoor Editions 2014, 16 euro).
La guida accompagna gli escursionisti alla scoperta di 317 km di sentieri “dimenticati”, quelli dell’Alta Via Selvaggia e dell’Alta Via dei Ghiacciai. La prima, da Staffal a Courmayeur, si sviluppa di rifugio in rifugio, lontano da luoghi antropizzati, immersa nella natura. L’Alta Via dei Ghiacciai, da Chardonney a Courmayeur, permette agli escursionisti più esperti di sfiorare i ghiacciai del Gran Paradiso e del Rutor e di attraversarne un terzo al Col Planaval. Lungo il percorso si incontra anche una breve, ma spettacolare via ferrata al Passage du Grand Neyron, ma quattro comode deviazioni permettono ai meno esperti di aggirare i tratti più problematici.
L’idea di riscoprire quelli che erano i tracciati delle Alte Vie 3 e 4 della Valle d’Aosta, mai ufficializzati sebbene in parte addirittura segnati sul terreno, è venuta a François Burgay, classe 1989, di Aosta. Laureato in Chimica e Chimica dei materiali a Bologna, diplomato al conservatorio, attualmente impegnato nel corso di laurea magistrale in Chimica dell’ambiente a Torino, è da sempre appassionato di montagna e gestisce il sito Internet https://camminando.outforum.it.
«L’interesse per le Alte Vie dimenticate è nato durante un’escursione al rifugio Vittorio Sella, dove ho visto il simbolo delle Alte Vie, ma con un 4 all’interno – racconta François Burgay – Mi sono incuriosito e, vista l’assenza di documentazione ufficiale, sono riuscito a ricostruire gli itinerari delle Alte vie 3 e 4 grazie a una vecchia guida britannica e al confronto con altri appassionati su Internet. L’esplorazione sul campo di questi itinerari mi ha condotto verso luoghi straordinari, fuori dalle solite rotte escursionistiche. Da qui l’idea di una loro valorizzazione attraverso questa guida».