A Pordenonelegge Leonardo Bizzaro, giornalista di Repubblica, dialoga con due autori molto diversi uno dall'altro: Manolo e con Mario Casella, vincitore del premio itas del libro di montagna 2013. Manolo, alpinista estremo, che nella sua vita ha saputo e voluto cambiare via via l'approccio alla montagna e autore, per ultimo di una guida dal titolo In
bilico; Mario Casella, reporter, autore di documentari e di film sulle montagne di luoghi lontani e pericolosi, come quelle dell'Afghanistan o del Caucaso, dove è ambientato il suo libro Nero-Bianco-Nero, vincitore del Premio ITAS del Libro di Montagna 2013.
Luogo di incontri è la montagna per entrambi: con mondi lontani, con i conflitti, che in molte montagne ancora si combattono, o con la pietra, capace anch'essa di parlare e di comunicare.
Davanti a un pubblico in assoluto silenzio, si è vissuta un'ora intensa, tra riflessioni, ricordi, suggerimenti di lettura. E la letteratura di montagna è stata esaltata, come quella letteratura capace di parlare dell'uomo, dei suoi limiti, del desiderio di libertà, della paura al contatto con una natura autentica, splendida e terribile.
Il consenso del pubblico alle parole di Manolo e di Casella è stata la testimonianza di quanto aveva visto bene la Giuria del Premio ITAS nel premiare Nero-Bianco-Nero. In attesa che per l'edizione del 2015 del premio magari partecipi anche Manolo con il suo In bilico.
Ricordiamo che sul sito web del Premio ITAS è già consultabile il regolamento per partecipare alla nuova edizione di Montagnav(v)entura, che coinvolge due categorie di giovani penne: quella tra gli 11 e i 15 anni e quella tra i 16 e i 26.