Il parco Nazionale del Gran Paradiso al secondo posto tra i più richiesti dai tour operator. Lo rivela l'edizione 2012 del Rapporto Ecotur sul turismo natura, pubblicazione realizzata dall'Osservatorio Ecotur, composto da Istat, Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) e Università degli Studi dell'Aquila.
Nella classifica stilata da Ecotur, arrivata alla decima edizione, il Parco ha ottenuto il secondo piazzamento nelle preferenze dei tour operator italiani, preceduto dal Parco d'Abruzzo, e davanti a quello dello Stelvio. Il rapporto Ecotur, strumento essenziale per tour operator e addetti ai lavori del settore, è stato presentato nel fine settimana a Chieti, in occasione della 23^ edizione della Borsa Internazionale del turismo natura.
Il rapporto ha inoltre evidenziato un vero e proprio boom del cicloturismo, che ha superato l'escursionismo nelle attività preferite dei turisti. Non a caso il Parco ha attivato già la scorsa estate un servizio di bike sharing, legato all'iniziativa "A piedi tra le nuvole", che quest'anno sarà esteso con altre trenta mountain bike a disposizione di adulti e ragazzi, per incentivare ulteriormente la mobilità sostenibile anche tra le famiglie con bambini.
Il segmento relativo alle aree protette permane il più rappresentativo del turismo natura in Italia, con oltre 100 milioni di presenze totali negli esercizi ricettivi, e quasi 11 miliardi di fatturato. Per quanto riguarda il Parco del Gran Paradiso i visitatori annuali sono circa un milione e mezzo, mentre più di 45.000 sono stati nel 2012 gli ingressi nei centri visitatori tra Piemonte e Valle d'Aosta.
Esprime soddisfazione il Presidente del Parco Italo Cerise: «In questo periodo di forte crisi non stupisce che il turismo natura sia un settore in forte crescita, il secondo posto ottenuto nella speciale classifica dedicata ai tour operator deriva dal prezioso lavoro di attenta e costante tutela svolto in novanta anni dal Parco, che ha reso possibile mantenere e conservare un patrimonio unico di ambienti ed ecosistemi che meritano di essere conosciuti e rispettati».
foto archivio Parco Nazionale Gran Paradiso