“Doppietta Ceca su un tracciato ridimensionato causa meteo”. Due grandi della corsa in montagna, Robert Krupicka e Anna Pichrtova, si sono imposti nell’edizione 2009 della Valmalenco-Valposchiavo; un’edizione condizionata da un meteo quanto mai capriccioso e
svoltasi su un percorso inedito di circa 20km.
Le previsioni per tutta la giornata di sabato e sino alle prime ore dell’alba davano un moderato miglioramento con attenuazione delle precipitazioni sino a metà pomeriggio. Ciò ha giustamente
convinto gli organizzatori a dare il via nella formula classica da 31km con start a Lanzada (982mslm) e arrivo a Poschiavo. In quota, però, la visibilità si è ben presto abbassata, pioveva e le temperature erano piuttosto rigide. Privilegiando la sicurezza atleti, i direttori gara hanno quindi operato un cambio in corsa.
All’altezza di Alpe Campagneda (quota 2000mslm) sono stati dirottati sino a Campo Moro e verso il traguardo di Alpe Franscia (quota 1750slm). Qui la macchina organizzativa ha attivato un servizio bus che ha riportato i concorrenti in Plaza da Cumün a Poschiavo dove il comitato svizzero ha predisposto docce calde e ristoro.
«La nostra gara è da sempre punto di riferimento a livello internazionale per l’impeccabile organizzazione e per il trattamento riservato agli atleti – ha commentato il presidente del comitato organizzatore Dario Marchesi -. Anche in questo caso ritengo che si sia fatta la cosa giusta. In mattinata le previsioni giustificavano il regolare svolgimento della manifestazione, ma non appena la situazione in quota è cambiata si è data l’assoluta precedenza alla salute e all’incolumità dei concorrenti. In questi casi lo spettacolo viene dopo. Giungere a Poschiavo sarebbe stato il giusto coronamento per lo sforzo fatto da tutti i volontari, ma va bene così. L’appuntamento con i concorrenti e con il caloroso pubblico della piazza è solo rimandato».
Passando alla cronaca di gara, al primo check point di Cima Sassa il gruppone dei big è passato compatto. Al femminile, invece, Anna Pichrtova e Angela Mudge hanno subito provato a forzare l’andatura. Con il passare dei minuti e dei chilometri, si sono sciolte le riserve. Al traguardo Robert Krupicka ha regolato nell’ordine il messicano Ricardo Mejia e il tedesco Helmut Schiessl. A seguire sono giunti gli iberici del team Salomon – Santiveri Augusti Roc e Kilian Jornet. In top ten di giornata pure il britannico Tom Owens, il friulano Fulvio Dapit, il trentino Jil Pintarelli, lo spagnolo Jessed Hernandez e il lecchese Nicola Golinelli.
Al femminile, invece, Anna Pichrtova ha subito lasciato il segno imponendosi sulla connazionale Michaela Mertova e sulla britannica Angela Mudge. Giù dal podio la portoghese Rosa Madureira e l’andorrana Stephanie Jimenez. Tra le prime dieci pure la lecchese Maria Luisa Riva, la locale Raffaella Rossi, la francese Corinne Favre, la scialpinista iberica Miro Mireia e la lecchese Giuliana Arrigoni.
I commenti degli atleti:
Robert Krupicka: “Inizialmente ero preoccupato per la distanza. Sono abituato a gara meno lunghe; invece con il passare dei chilometri sentivo che le gambe giravano e ci ho provato. Quando ci hanno dirottato sul tracciato alternativo non avevo capito quanto mancava. Le indicazioni erano solo in italiano. E’ però andata bene. L’anno prossimo tornerò per farla tutta”.
Anna Pichrtova: “Per quello che ho visto è proprio una bella gara. Mi sarebbe piaciuto farla tutta, visto che la discesa in Svizzera me l’hanno descritta come avvincente. Oggi però l’organizzazione ha preso la scelta giusta. Il prossimo anno tornerò per vivere in prima persona l’arrivo in Poschiavo”.