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Aprica ha calato nell'ultimo weekend di luglio due dei suoi assi principali per l'estate, ottenendo il meritato riconoscimento di partecipazione e gradimento in entrambe le manifestazioni.

Sabato sera a Santa Maria hanno prevalso la nostalgia dolce del passato e i sapori delle antiche pientanze con I tèp d'ìna ólta (i tempi di una volta), festa che è ormai entrata nella tradizione locale grazie anche alle case vinicole valtellinesi che la sponsorizzano.
 
Musica "alta" ai 2000 metri della splendida Magnolta
Domenica 26 è stata invece la volta della musica "alta" – è proprio il caso di dirlo – proposta a 2000 metri di quota da una brillante orchestra di oltre trenta elementi nello splendente scenario della Magnolta. In questo scondo caso l'evento era Musica nelle Orobie, organizzato dal CAI locale per la seconda volta sulle montagne di Aprica (l'anno passato al Palabione).

L'Orchestra Filarmonica Città di Limbiate "Corrado Rinaldi", diretta dal maestro Johnny Lazzarin, ha suonato musiche di Bizet, Mozart, Morricone, Limiti/Mogol, Santana, Young e altri, con la brava Barbara Nicolini a cantare, tra le altre canzoni, evergreen quali Blue moon, La voce del silenzio, Love is in the air. Scroscianti applausi da parte dei forse mille spettatori convenuti nel grande prato della Magnolta, in una posizione perfetta dal punto di vista scenografico: le montagne ancora chiazzate di neve della Val Belviso e, più lontane, le Retiche, facevano da degna cornice ad un evento ambizioso e riuscitissimo.

Presenti, tra le molte autorità di vario tipo, il past-president del CAI Gabriele Bianchi, il consigliere CAI Piergiorgio Repetto, la presidente CAI lombardo Renata Viviani, il presidente e il vicepresidente CAI Aprica Luigino e Dino Negri, i sindaci di Aprica e Limbiate Carla Cioccarelli e Antonio Romeo, gli assessori CM Tirano Franco Imperial e Lorena Moretti.

D'obbligo la riproposizione dell'evento – hanno detto un po' tutti – anche l'estate prossima. Magari a Pian di Gembro.

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