E' scattata da Moena, alle ore 8.15 di domenica 27 gennaio 2008 la 35.a Marcialonga: oltre 5.000 i fondisti schierati nelle griglie di partenza. Hanno preso il via, primi su tutti, gli atleti del gruppo rosso, ovvero i big della FIS Marathon Cup. La manifestazione, dopo 35 edizioni, è una grande classica dello sci di fondo, una festa per le comunità alpine della Valli di Fiemme e Fassa, attraversate dalla festosa carovana di sciatori. Migliaia gli spettatori a bordo pista.
Alle ore 11.24 Anders Aukland ha tagliato in solitaria il traguardo di viale Mendini a Cavalese, sotto un sole primaverile ed una splendida cornice di pubblico al termine dei 70 km del percorso. Il pronostico su carta si traduce dunque in pista: il favorito numero uno della vigilia conferma lo straordinario momento di forma, rafforzando la sua leadership nella FIS Marathon Cup. Tranquillo, con il gruppetto dei migliori fino a metà gara, prima di cambiare marcia e salutare i compagni di fuga. Praticamente 35 chilometri in solitaria (Aukland è scattato poco dopo Moena), con gli inseguitori incapaci di una reazione ed il distacco ad incrementare chilometro dopo chilometro.
Sul traguardo di Cavalese il distacco del secondo classificato, un altro Aukland (Joergen, fratello di Anders e vincitore di due edizioni della Marcialonga), è di 2’48”, mentre il vantaggio massimo del fuggitivo era arrivato addirittura a superare i 3’. La salita finale di Cascata, per anni giudice supremo della corsa, per una volta si è dunque dovuta spogliare della toga: davvero incredibile l’azione del norvegese, avanti a passo spinta. Anzi, a…spasso spinta, libero di girarsi a destra e a sinistra, prima di alzare le braccia al cielo e di ricevere la corona d’alloro dalla Soreghina.
Terzo è il vincitore della passata edizione, lo svedese Jerry Ahrlin, a 2’57”, lui che fu vincitore della prima prova di FIS Marathon Cup. Quarto, l’altro grande favorito della vigilia, lo svedese Oskar Svaerd, a precedere il compagno di squadra protagonista di Coppa del Mondo Mathias Fredriksson. Dunque, due norvegesi, tre svedesi e…due italiani. Pierluigi Costantin, alla sua ultima stagione agonistica, ha chiuso con un buon sesto posto, precedendo la punta della nazionale azzurra Marco Cattaneo, costretto a non forzare troppo sulla salita finale dai crampi alle braccia che lo hanno colpito fin dalle prime battute dell’ascesa di Cascata.
Al femminile, assente la favorita della vigilia Hilde Pedersen, la questione era tutta svedese: le prime tre classificate, infatti, rappresentano tutte i colori della Svezia. Ad avere la meglio è stata Jenny Hansson, partita fin dalle prime battute di gara, a fare praticamente tutta la gara in solitaria. E stesso discorso vale per Elin Ek, seconda, così come per Susanne Nystrom, terza, a fare gara a distanza. Il vantaggio della Hansson sul traguardo è di 3’14” sulla Ek e di 5’22” sulla Nystrom, mentre a rompere il dominio svedese c’è il quarto posto della bielorussa Irina Nafranovich.
Un successo pieno, dunque, per la Marcialonga numero 35, che festeggia l’anniversario con un podio di livello assoluto. Una festa dell’agonismo, ma anche dello sport, con la massa degli amatori a susseguirsi negli arrivi fino a tardo pomeriggio, ognuno a vincere la propria sfida personale. Chi contro il cronometro, chi semplicemente contro i 70 km del percorso, vero e severo avversario di giornata.
A fianco dei professionisti della fatica lunga 70 km, poi, c’erano anche i concorrenti della Marcialonga Light: 45 km con partenza sempre da Moena ed arrivo, invece, in centro a Predazzo. Al maschile, la vittoria va all’atleta di casa (è di Moena) Luca Orlandi, portacolori delle Fiamme Oro, a precedere i due finanzieri (entrambi fiemmesi tra l’altro) Nicola Morandini, secondo a 2’34”, e Andrea Zattoni, nazionale del team sprint giunto terzo a 3’28”. Al femminile, invece, ha vinto l’italiana Laura Colnaghi Calissoni, che ha preceduto di 2’15” la canadese Tracy Ewen, seconda, mentre terza ha chiuso la norvegese Kjellfrid Svare.
Cala così il sipario anche sulla 35.a edizione della regina delle granfondo italiane, che ha visto al via migliaia di atleti dei quali più di metà stranieri, con ben 1700 norvegesi.
Classifiche:
70 Km Maschile
1) Aukland Anders (NOR) 3:09.32; 2) Aukland Joergen (NOR) 3:12.16; 3) Ahrlin Jerry (SWE) 3:12.25; 4) Svaerd Oskar (SWE) 3:12.31;5) Fredriksson Mathias (SWE) 3:12.38; 6) Costantin Pierluigi (ITA) 3:13.06; 7) Cattaneo Marco (ITA), 3:13.29; 8) Palmer Anders (SWE) 3:14.24; 9) Karlsson Niklas (SWE) 3:14.46; 10) Estil Frode (NOR) 3:15.10.
70 Km Femminile
1) Hansson Jenny (SWE) 03:43:27; 2) Ek Elin (SWE) 03:46:41; 3) Nystrom Susanne (SWE) 03:48:49; 4) Nafranovich Irina (BLR) 03:56:54; 5) Lilleby Hanne (NOR) 04:10:28; 6) Skari Hege (NOR) 04:16:44; 7) Breda Tille Marie (NOR) 04:18:06; 8) Thagaard Kristin Sem (NOR) 04:19:17; 9) Druidi Viviana (ITA) 04:21:45; 10) Nereng Silje (NOR) 04:22:36.
45 Km Maschile
1) Orlandi Luca (ITA) 2:08.31; 2) Morandini Nicola (ITA) 2:11.05; 3) Zattoni Andrea (ITA) 2:11.59; 4) Lurvik Darell Fredrik (NOR) 2:39.08; 5) Chiocchetti Pierluigi (ITA) 2:39.13; 6) Eggen Rismark Lars (NOR) 02:47:28; 7) Lo Piccolo Andrea (ITA) 02:49:35; 8) Molly Olivier (SUI) 02:55:00; 9) Mischkot Michele (ITA) 02:57:44; 10) Rigoni Giancarlo (ITA) 02:59:16.
45 Km Femminile
1) Colnaghi Calissoni Laura (ITA) 02:55:03; 2) Ewen Tracy (CAN) 02:57:18; 3) Svare Kjellfrid (NOR) 03:07:35; 4) Nordvik-Hiller Monica Diana (NOR) 03:16:37; 5) Stuve Hanne (NOR) 03:25:02; 6) Tessaro Michela (ITA) 03:33:54; 7) Darell Siri (NOR) 03:34:17; 8) Eggen Kristin (NOR) 03:37:08; 9) Svobodova Katerina (CZE) 03:38:40; 10) Rauhala Sirpa (FIN) 03:47:10.