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In una stagione avara di neve, il Comitato organizzatore della seconda edizione della “White Challenge”, ha veramente fatto miracoli, anche con l’aiuto della società impianti Bormio. La pista ha risposto ottimamente e ha sostenuto la gara degli oltre 760 concorrenti. La fresatura serale del manto nevoso e la temperatura un po’ più fresca della notte ha reso il tracciato un po’ più difficile dello scorso anno ma anche più veloce. La visibilità non era delle migliori mentre, con l’andare del tempo, migliorava nettamente, anche se la neve si è poi scaldata durante la competizione e gli ultimi concorrenti hanno trovato qualche traccia e qualche buca in più, ma niente che li potesse fermare.

Lungo il percorso sono state disposte, dai responsabili di pista e di gara Erminio Sertorelli e Cesare Anzi, 29 porte direzionali sugli 8610 metri di lunghezza e i 1795 metri di dislivello, che rendono questa gara unica sulle Alpi. Il meteo favorevole, con un cielo un po’ coperto e temperature miti e l’organizzazione di gara puntuale e attenta, hanno poi permesso lo svolgimento della competizione nel migliore dei modi. 

I commenti dei concorrenti all’arrivo erano di questo tono: “Bellissimo, ho sempre sognato una cosa così… andrei su subito un’altra volta… pensavo di non farcela ma arrivare al traguardo è troppa soddisfazione…” Alcuni piuttosto provati, altri ancora pimpanti, altri ancora che hanno preso la gara “sul serio”, cercando il primato. Tutti però con il sorriso stampato sul viso già prima del traguardo. In un’atmosfera di soddisfazione arrivavano sgranati tutti gli sciatori. Sulla pista, a controllare il regolare svolgimento e la sicurezza, i maestri delle Scuole di sci di Bormio che hanno presidiato i diversi tratti della pista: Alta Valtellina, Anzi, Contea, Nazionale, Sertorelli, Oga Valdisotto.

In gara anche la russa show girl Ludmilla Radshenko, snowborder prestata allo sci, il “venditore” televisivo Giorgio Mastrota, il Capitan Ventosa di Striscia, Luca Cassol, Luciano Castellini, portiere del Torino degli anni ottanta. Alle dieci precise erano presenti ai cancelletti di partenza (si partiva due alla volta) i primi numeri, fra i quali figuravano i migliori tempi dalla passata edizione e alcuni ex azzurri come Stefano Anzi, Danilo Sbardellotto e Franco Colturi, Marta Antonioli e i politici locali, il sindaco di Bormio Elisabetta Ferro Tradati e l’assessore allo sport Simone Schiantarelli. Lo spirito della manifestazione è stato rispettato in pieno, quello del puro e sano divertimento. Ognuno ha potuto vivere un’emozione unica, rappresentata dal piacere di effettuare una grande “sciata” su una pista a completa disposizione, di lunghezza e dislivello tali da non essere facilmente percorribile in altre analoghe situazioni. E sciare da 3000 metri fino ai 1225 di Bormio, in un inverno simile, è veramente eccezionale.

Tra i partecipanti anche gli ex “infartati” di “Cuore nuovo”, l’associazione che raccoglie le persone con pregresso infarto o by-pass e i disabili del Coordinamento famiglie disabili (tra cui il paraolimpico Giorgio Giacomelli), che hanno voluto dimostrare che tutti possono partecipare a una sana attività sportiva, anche competitiva. La White Challenge aveva, inoltre, una finalità di beneficenza: parte del ricavato delle iscrizioni è stato infatti devoluto proprio al Coordinamento Famiglie Disabili Alta Valtellina, che ha lo scopo di aiutare le famiglie con difficoltà per la presenza di un disabile.

Per le classifiche: https://www.whitechallengebormio.it

 

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